AVVIO DI PROCEDIMENTO SANZIONATORIO : Rispondere o lasciare correre, questo il dilemma !
SE TI è ARRIVATA LA FAMOSA “LETTERINA” DAL MINISTERO DELLA SALUTE E NON SAI CHE COSA FARE FORSE DOVRESTI LEGGERE QUESTO ARTICOLO FINO IN FONDO :——–
intanto non spaventarti si tratta di una sanzione amministrativa, non certamente di un arresto , ma che cosa devi fare rispondere o lasciare corre ? Questo il dilemma ! Come osserverai dal contenuto della lettera di avvio di procedura si intuisce che il tuo silenzio consentirà la trasmissione dei tuoi dati personali e sanitari dal Ministero della Salute alla Agenzia delle Entrate Riscossione, ebbene la normativa Europea ( che prevale su quella nazionale ) impedisce questa trasmissione dei tuoi dati sensibili e sanitari , è per questo motivo che ho elaborato una semplice lettera di diffida diretta al Ministero ; che costituisca un monito all’Ente dall’effettuare una tale divulgazione di dati; la missiva va spedita solo alla ASL di competenza, perchè altrimenti diffonderemmo noi agli altri Enti i dati che intendiamo tutelare, e nello stesso tempo è inutile riportare elementi giuridici e argomentazioni, che possono di fatto farsi valere solo in un causa : le lettere legali hanno in genere altri scopi, come in questo caso . E’ ovvio che infrangere un obbligo di non trasmissione di dati sensibili espone a delle sanzioni gli Enti trasgressori, sanzioni ben maggiori di 100 euro, e comunque l’illecito comportamento altrui è un buon modo per iniziare una causa davanti al Giudice di Pace, non pensi ? Ma allora ,ti starai domandando, io che cosa debbo fare ? Invia una fotografia a mezzo whatapp al numero di cellulare 3333900374 della sola prima pagina del tuo avvio di procedimento sanzionatorio ed indica una email a cui riceverai la missiva con le istruzioni per la successiva comunicazione a mezzo spid sul sito della Agenzia delle entrate riscossione, il costo è simbolico di 15 euro comprese tasse si paga a mezzo paypall o bonifico come preferisci, anche dopo aver ricevuto la missiva, perchè i diritti costituzionali meritano rispetto ed oggi è venuto il nostro turno di difenderli.